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Vaccino antinfluenzale terminato in tutta Europa

Infettivologia Redazione DottNet | 20/12/2018 17:49

Lopalco, come in Italia in tutto il Vecchio Continente corsa a vaccinarsi: ecco perché manca il farmaco a Roma

 Scorte di vaccini anti-influenza agli sgoccioli in tutta Europa. A segnalarlo è Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene e medicina preventiva dell' università di Pisa. "Fare le previsioni sull' acquisto dei vaccini è in genere abbastanza semplice, visto che le coperture vaccinali non subiscono variazioni brusche nel tempo. Questa regola non vale però per i vaccini influenzali. E' notizia di questi giorni che in tutte le regioni italiane si sia verificato un esaurimento delle scorte del vaccino influenzale. L' Aifa, l' agenzia che regola la commercializzazione dei farmaci, ha autorizzato le aziende ad importare lotti da altri Paesi europei per poter far fronte alla richiesta. Interessante notare, però, che lo stesso fenomeno si sia verificato contemporaneamente un po' in tutta Europa", scrive sul suo profilo Facebook. In Francia "la situazione è molto simile all' Italia (siamo cugini, non dimentichiamolo).

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Ma addirittura in Svezia, dove la programmazione ben anticipata è una vera e propria ossessione culturale, si è osservato un esaurimento delle scorte. Cos' è successo? - si chiede l' esperto - 'Siamo alle solite, Calimero...' (i Millennials vadano a cercare su Google cosa significa). Lo scorso anno l' influenza ha picchiato duro e molti hanno visto con i propri occhi quanto pericolosa possa essere un' infezione influenzale. Ed è partita subito la corsa al vaccino. Ecco perché insistiamo molto sul fatto che la vaccinazione influenzale diventi una pratica comune. E costante". "L' influenza è imprevedibile. Un anno terribile, il successivo più blanda. E poi può arrivare una pandemia, anche questa senza preavviso. Produrre e distribuire un vaccino non è come produrre e distribuire un qualsiasi farmaco. Se il consumo di vaccini non è costantemente elevato, al momento del bisogno è molto difficile renderli disponibili", ammonisce Lopalco. Ecco dunque "la sfida per il prossimo anno: comunicate con molto anticipo al vostro medico di famiglia che avete intenzione di vaccinarvi", sollecita l' esperto. 

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